Nel nostro ultimo post, avevamo fatto l'elenco degli
adempimenti che stanno per maturare in relazione all'approvazione del bilancio
2015, riservandoci di esprimere qualche nostro commento sui vari punti.
Riprendendo l'argomento, vogliamo partire dall'intervento del nostro rappresentante in Commissione Investimenti, allegato al verbale, che fornisce anticipazioni - quasi ufficiali - dei risultati 2015.
Si tratta della pagina della "traccia" predisposta dalla struttura del Fondo e fornita ai Consiglieri in sede di CdA.
Le decisioni si assumono nel corso di Consigli di Amministrazione che vengono convocati dal Presidente secondo modalità fissate in Statuto.
Gli argomenti che saranno trattati nel corso di un CdA sono riuniti nell'"ordine del giorno" della riunione di quella data.
La lettera di convocazione contiene necessariamente l'elenco degli argomenti all'odg, in modo che i partecipanti - cioè i Consiglieri - siano edotti su ciò su cui dovranno discutere ed eventualmente deliberare.
Dato che gli argomenti possono essere i più disparati, e dato che tali argomenti devono essere calati nella specifica realtà aziendale, la "struttura" - per bocca solitamente del Direttore Generale - prepara per gli Amministratori una specie di pro-memoria - una "traccia" - che illustra l'argomento, ne delinea gli aspetti tecnici, normativi, ecc., e presenta, quando necessario, le azioni da adottare.
La traccia è quindi una guida che fornisce al Consigliere, con maggior o minor completezza, tutte le informazioni che gli permetteranno di maturare una propria opinione e di conseguenza esprimere il proprio parere su quella specifica questione.
- non capiamo se la componente finanziaria abbia concorso alla performance finale per l'1,28% oppure se questo rendimento sia da prendere per la quota - 55% - corrispondente al peso della componente mobiliare nell'intero fondo ( quindi per il 55% dell'1,28%, cioè per lo 0,704%);
- non capiamo quanto alla fine abbia reso la componente immobiliare;
- capiamo che la componente immobiliare ha reso poco, ma non capiamo perché ha reso così poco;
- non capiamo cosa sia il "bmk strategico" ne il "rendimento obiettivo", termini che, a nostra memoria, non sono mai stati utilizzati in precedenza;
- non capiamo perchè di un dato segnaletico estremamente importante - la volatilità - si dica solo che "rimane entro i limiti del budget di rischio" invece che darne un valore numerico preciso.
E' da ritenere che i Consiglieri abbiano ricevuto nel corso della discussione su questo punto dell'ordine del giorno, tutti i chiarimenti di cui noi lamentiamo la mancanza.
Se così è, si deve concludere che a noi iscritti le informazioni non arrivano perchè i nostri rappresentanti non ce le girano: questo andrebbe corretto subito.
Se così fosse, sarebbe davvero imprescindibile far sedere in Consiglio qualcuno che queste competenze le ha.
Il prossimo mese si voterà per il rinnovo del Consiglio...
Scegliamo bene i nostri candidati!
A tale risultato la componente mobiliare, che rappresenta il 55% del patrimonio della Sezione, concorre con lo 0,704% , mentre la componente immobiliare - 45% del patrimonio Sezione - contribuisce con lo 0,656%.
Separatamente considerati, i titoli hanno avuto un rendimento complessivo dell' 1,280%, mentre gli immobili hanno performato leggermente meglio, fermandosi comunque ad un 1,459%.
Riprendendo l'argomento, vogliamo partire dall'intervento del nostro rappresentante in Commissione Investimenti, allegato al verbale, che fornisce anticipazioni - quasi ufficiali - dei risultati 2015.
Di questo intervento, la prima cosa che ci ha colpito, è
stata la forma "tipografica" del documento.
Non si tratta della solita pagina redatta su un foglio Word,
ma della scansione ( o della fotografia) di un documento originale diverso.Si tratta della pagina della "traccia" predisposta dalla struttura del Fondo e fornita ai Consiglieri in sede di CdA.
Funziona così:
come in ogni Organizzazione complessa, gli Amministratori
del Fondo sono chiamati continuamente a
prendere decisioni - o fornire indirizzi alla struttura - al fine di una
regolare e corretta gestione.Le decisioni si assumono nel corso di Consigli di Amministrazione che vengono convocati dal Presidente secondo modalità fissate in Statuto.
Gli argomenti che saranno trattati nel corso di un CdA sono riuniti nell'"ordine del giorno" della riunione di quella data.
La lettera di convocazione contiene necessariamente l'elenco degli argomenti all'odg, in modo che i partecipanti - cioè i Consiglieri - siano edotti su ciò su cui dovranno discutere ed eventualmente deliberare.
Dato che gli argomenti possono essere i più disparati, e dato che tali argomenti devono essere calati nella specifica realtà aziendale, la "struttura" - per bocca solitamente del Direttore Generale - prepara per gli Amministratori una specie di pro-memoria - una "traccia" - che illustra l'argomento, ne delinea gli aspetti tecnici, normativi, ecc., e presenta, quando necessario, le azioni da adottare.
La traccia è quindi una guida che fornisce al Consigliere, con maggior o minor completezza, tutte le informazioni che gli permetteranno di maturare una propria opinione e di conseguenza esprimere il proprio parere su quella specifica questione.
A volte gli argomenti sono portati al CdA solo come
informativa: non c'è da approvare niente e il Consiglio deve solo "prendere
atto".
Fermo il fatto che, se comunque un Consigliere ha qualcosa
da far rimarcare, prende la parola, espone il proprio punto di vista, e si vede
che cosa ne nasce...
Caliamo nella realtà del nostro Fondo queste modalità
operative.
Se pensiamo che i 10 membri del Consiglio di Amministrazione
sono eletti (Art. 51 Statuto):
5 dalla Capogruppo, 4 dagli iscritti attivi, 1 dai
pensionati, e in più, avendo presente che
è la Capogruppo che "mette a disposizione" sia Direttore che Vice Direttore Generale (art
63), vediamo chiaramente che la possibilità che le decisioni possano essere
orientate dalla posizione aziendale piuttosto che da quella degli aderenti, non
è affatto ipotesi senza fondamento.
Guardiamo, per fare un esempio che ci tocca da vicino, alla
norma che prevede che il rendimento annuo finale conseguito dalla Sezione 1° -
quella a cui noi pensionati siamo iscritti - sia girato agli aderenti non per
intero, ma solo per una quota percentuale, che è oggi pari al 70% (è la famosa aliquota di retrocessione).
Alle pensioni vanno meno soldi, che vengono invece capitalizzati dalla Sezione 1° del Fondo.
Queste modalità operative, in presenza di rendimenti
positivi oltre un certo limite, procurano al Fondo un arricchimento
ingiustificato rispetto a quello che sarebbe il rendimento annuo che lo stesso
deve acquisire per mantenere il proprio equilibrio, oggi fissato al 4,25% .
Di ciò non è mai stata data una giustificazione solida e
credibile; ripassiamo bene la questione rileggendo questo post (qui).
E' palese l'interesse dell'Azienda a rendere il Fondo sempre
più "robusto e sano", per usare gli aggettivi del Presidente.
Interesse che però, sotto un certo profilo ed entro certi
limiti, contrasta con quello del pensionato cui vanno meglio più soldi
"adesso" nell'assegno pensionistico, piuttosto che un fondo più "robusto e
sano" per chi ci sarà più avanti.
Pensate che la "traccia" preparata dalla struttura
e presentata ai Consiglieri quando a fine anno si definisce la variazione cui
assoggettare l'assegno in relazione alle performance dell'esercizio, faccia cenno agli effetti che nascono
dall'applicazione dell'aliquota di retrocessione (effetti che ancora una volta
vi invitiamo a rileggere nel post citato)?
E allora chi dovrebbe "prendere la parola, far
rimarcare la questione, esporre il punto di vista di noi pensionati"
e far nascere il caso?
Torniamo alla nostra "traccia".
E' evidente che si tratta di una semplice informativa con la
quale si aggiorna il Consiglio sulle performance 2015 del Fondo: non siamo in
sede di Bilancio, quindi non c'è niente da approvare; ci sarebbe solo da dire
"il Consiglio prende atto".
Convinti come siamo del fatto che l'attività principale del
Fondo consista nella gestione al meglio del
patrimonio, e che ogni altra attività svolta abbia rilievo puramente organizzativo
/ amministrativo, pensavamo che il CdA
dedicasse alla questione "performance e rischi" molto tempo, di
sicuro molto di più di quanto necessario per scorrere le 20 righe (oltre ad altre 9 per il solito
pistolotto sull'andamento dell'economia mondiale) con le quali l'argomento
viene presentato ai Consiglieri nella traccia.
Noi, dalla lettura della traccia, non abbiamo capito niente!
Quando leggiamo: "La performance stimata da inizio anno
al 31 dicembre 2015 è stata pari all'1,36% (rispetto al tasso tecnico di
periodo del 4,25%). 1,28% per la componente finanziaria..."
- non capiamo
perché si continui a definire "tasso tecnico" il 4,25% che invece
rappresenta il tasso interno di equilibrio del fondo (il tasso tecnico è per
Statuto il 3,50%);- non capiamo se la componente finanziaria abbia concorso alla performance finale per l'1,28% oppure se questo rendimento sia da prendere per la quota - 55% - corrispondente al peso della componente mobiliare nell'intero fondo ( quindi per il 55% dell'1,28%, cioè per lo 0,704%);
- non capiamo quanto alla fine abbia reso la componente immobiliare;
- capiamo che la componente immobiliare ha reso poco, ma non capiamo perché ha reso così poco;
- non capiamo cosa sia il "bmk strategico" ne il "rendimento obiettivo", termini che, a nostra memoria, non sono mai stati utilizzati in precedenza;
- non capiamo perchè di un dato segnaletico estremamente importante - la volatilità - si dica solo che "rimane entro i limiti del budget di rischio" invece che darne un valore numerico preciso.
E' da ritenere che i Consiglieri abbiano ricevuto nel corso della discussione su questo punto dell'ordine del giorno, tutti i chiarimenti di cui noi lamentiamo la mancanza.
Se così è, si deve concludere che a noi iscritti le informazioni non arrivano perchè i nostri rappresentanti non ce le girano: questo andrebbe corretto subito.
Se invece fosse che non viene percepita l'importanza, nella
gestione del patrimonio, degli aspetti finanziari attraverso cui la bontà della
gestione stessa deve essere valutata, allora la cosa sarebbe grave.
Sarebbe grave per il Fondo, cui si potrebbe attribuire di non avere una chiara idea del tipo di informazioni da veicolare agli iscritti (se invece volutamente il Fondo evitasse di darle queste informazioni?),
ma sarebbe grave sopratutto se coloro che non hanno questa percezione - che,
detto per inciso, nasce solo da competenze specifiche - sono i rappresentanti
degli iscritti, attivi o in quiescenza che si voglia, presente anche quel certo
grado di contrasto di interessi che esiste tra Fondo e aderenti e di cui si
diceva sopra.Sarebbe grave per il Fondo, cui si potrebbe attribuire di non avere una chiara idea del tipo di informazioni da veicolare agli iscritti (se invece volutamente il Fondo evitasse di darle queste informazioni?),
Se così fosse, sarebbe davvero imprescindibile far sedere in Consiglio qualcuno che queste competenze le ha.
Il prossimo mese si voterà per il rinnovo del Consiglio...
Scegliamo bene i nostri candidati!
Alla prossima, e, come
al solito, seguiteci anche su Facebook con tanti "mi piace".
Sulla home page tutti i grafici aggiornati con gli ultimi dati disponibili.
PS: vero che non capiamo le tante cose elencate, ma una
qualche deduzione di buon senso siamo in grado di farla.
I numeri, in italiano chiaro e comprensibile, sono questi:
la sezione 1° realizza nel corso del 2015 un rendimento
finale dell' 1,36%A tale risultato la componente mobiliare, che rappresenta il 55% del patrimonio della Sezione, concorre con lo 0,704% , mentre la componente immobiliare - 45% del patrimonio Sezione - contribuisce con lo 0,656%.
Separatamente considerati, i titoli hanno avuto un rendimento complessivo dell' 1,280%, mentre gli immobili hanno performato leggermente meglio, fermandosi comunque ad un 1,459%.
Sugli altri valori ragioneremo quando avremo in mano il
Bilancio.
NOTA AGGIUNTA IN DATA 24 MARZO 2016
Nel verbale citato da questo post, facciamo riferimento all'allegato del nostro Rappresentante in Commissione Investimenti.
L'allegato che abbiamo visto, letto, riletto, stampato, annotato ed infine commentato nel post, è il seguente:
Se andate a leggere il verbale OGGI trovate questo documento:
Possiamo garantire che la prima versione è stata presente nel sito dell'Unione fino ad almeno il
19 corrente, data di pubblicazione di questo post,
Forse non è piaciuto?
Abbiamo ritenuto doverosa la precisazione, onde evitare che qualcuno pensasse che in quei giorni ci eravamo fatti qualche canna!
NOTA AGGIUNTA IN DATA 24 MARZO 2016
Nel verbale citato da questo post, facciamo riferimento all'allegato del nostro Rappresentante in Commissione Investimenti.
L'allegato che abbiamo visto, letto, riletto, stampato, annotato ed infine commentato nel post, è il seguente:
Se andate a leggere il verbale OGGI trovate questo documento:
19 corrente, data di pubblicazione di questo post,
Forse non è piaciuto?
Abbiamo ritenuto doverosa la precisazione, onde evitare che qualcuno pensasse che in quei giorni ci eravamo fatti qualche canna!
Ma Giuseppe, scusa:
RispondiEliminaPer i Consiglieri eletti dai "peones" hai già detto tu (e sei stato troppo buono)
Io vorrei ricordare anche altri "attori" che sembrano dormienti:
I sindacati, e non aggiungo altro:
E l'altra metà dei "peones" che non sentono il bisogno di far sentire la loro voce, né iscrivendosi al proprio Gruppo Regionale, né partecipando, almeno una volta all'anno all' Assemblea, né forse nemmeno votando per l'approvazione del bilancio. Forse sono ricchi di casata e non hanno bisogno di pochi spiccioli in più.
Rebus sic stantibus, mi raccomando: tieni duro almeno tu e speriamo che qualcuno apra gli occhi.
Ciao
Luciano B
Quello che non ho detto io - per pudore - lo stai dicendo tu!
RispondiEliminaEvviva!
Solo che tu ed io siamo troppo pochi....
GIUSEPPE