In queste pagine cercheremo, da una parte di raccontare come funziona il Fondo con riferimento all'attività di investimento delle risorse - la gestione mobiliare principalmente - e dall'altra di formarci un nostro parere sulla qualità della gestione e sui risultati ottenuti. L’obiettivo è quello di fornire un apporto - modesto - affinchè ogni uno di noi sia in grado di esprimersi ragionatamente sulla gestione, per maturare, nel voto, decisioni ragionate.

C'è anche una pagina con qualche concetto elementare di "finanza", che ci auguriamo possa interessarti nella tua veste di "risparmiatore".

Se arrivi per la prima volta sul blog, ti suggeriamo di incominciare la tua esplorazione dalla pagina "Perchè". Capirai tutto meglio!

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sabato 19 marzo 2016

QUALCHE COMMENTO AL VERBALE


Nel nostro ultimo post, avevamo fatto l'elenco degli adempimenti che stanno per maturare in relazione all'approvazione del bilancio 2015, riservandoci di esprimere qualche nostro commento sui  vari punti.


Riprendendo l'argomento, vogliamo partire dall'intervento del nostro rappresentante in Commissione Investimenti, allegato al verbale, che fornisce anticipazioni - quasi ufficiali - dei risultati 2015.

Di questo intervento, la prima cosa che ci ha colpito, è stata la forma "tipografica" del documento.
Non si tratta della solita pagina redatta su un foglio Word, ma della scansione ( o della fotografia) di un documento originale diverso.
Si tratta della pagina della "traccia" predisposta dalla struttura del Fondo e fornita ai Consiglieri in sede di CdA.

Funziona così:
come in ogni Organizzazione complessa, gli Amministratori del Fondo sono chiamati  continuamente a prendere decisioni - o fornire indirizzi alla struttura - al fine di una regolare e  corretta gestione.
Le decisioni si assumono nel corso di Consigli di Amministrazione che vengono convocati dal Presidente secondo modalità fissate in Statuto.
Gli argomenti che saranno trattati nel corso di un CdA sono riuniti nell'"ordine del giorno" della riunione di quella data.
La lettera di convocazione contiene necessariamente l'elenco degli argomenti all'odg, in modo che i partecipanti - cioè i Consiglieri - siano edotti su ciò su cui dovranno discutere ed eventualmente deliberare.
Dato che gli argomenti possono essere i più disparati, e dato che tali argomenti devono essere calati nella specifica realtà aziendale, la "struttura" - per bocca solitamente del Direttore Generale - prepara  per gli Amministratori  una specie di pro-memoria - una "traccia" - che illustra l'argomento, ne delinea gli aspetti tecnici, normativi, ecc., e presenta, quando necessario, le azioni da adottare.
La traccia è quindi una guida che fornisce al Consigliere, con maggior o minor completezza, tutte le informazioni che gli permetteranno di maturare una propria opinione e di conseguenza esprimere il proprio parere su quella specifica questione.

A volte gli argomenti sono portati al CdA solo come informativa: non c'è da approvare niente e il Consiglio deve solo "prendere atto".
Fermo il fatto che, se comunque un Consigliere ha qualcosa da far rimarcare, prende la parola, espone il proprio punto di vista, e si vede che cosa ne nasce...

Caliamo nella realtà del nostro Fondo queste modalità operative.

Se pensiamo che i 10 membri del Consiglio di Amministrazione sono eletti (Art. 51 Statuto):
5 dalla Capogruppo, 4 dagli iscritti attivi, 1 dai pensionati, e in più, avendo  presente che è la Capogruppo che "mette a disposizione" sia  Direttore che Vice Direttore Generale (art 63), vediamo chiaramente che la possibilità che le decisioni possano essere orientate dalla posizione aziendale piuttosto che da quella degli aderenti, non è affatto ipotesi senza fondamento.  

Guardiamo, per fare un esempio che ci tocca da vicino, alla norma che prevede che il rendimento annuo finale conseguito dalla Sezione 1° - quella a cui noi pensionati siamo iscritti - sia girato agli aderenti non per intero, ma solo per una quota percentuale, che è oggi pari al 70% (è la famosa aliquota di retrocessione).
Alle pensioni vanno meno soldi, che vengono invece  capitalizzati dalla Sezione 1° del Fondo.

Queste modalità operative, in presenza di rendimenti positivi oltre un certo limite, procurano al Fondo un arricchimento ingiustificato rispetto a quello che sarebbe il rendimento annuo che lo stesso deve acquisire per mantenere il proprio equilibrio, oggi fissato al 4,25% .

Di ciò non è mai stata data una giustificazione solida e credibile; ripassiamo bene la questione rileggendo questo post (qui).

E' palese l'interesse dell'Azienda a rendere il Fondo sempre più "robusto e sano", per usare gli aggettivi del Presidente.
Interesse che però, sotto un certo profilo ed entro certi limiti, contrasta con quello del pensionato cui vanno meglio più soldi "adesso" nell'assegno pensionistico, piuttosto che un fondo più "robusto e sano" per chi ci sarà più avanti.

Pensate che la "traccia" preparata dalla struttura e presentata ai Consiglieri quando a fine anno si definisce la variazione cui assoggettare l'assegno in relazione alle performance dell'esercizio,   faccia cenno agli effetti che nascono dall'applicazione dell'aliquota di retrocessione (effetti che ancora una volta vi invitiamo a rileggere nel post citato)?

E allora chi dovrebbe "prendere la parola, far rimarcare la questione, esporre il  punto di vista di noi pensionati" e far nascere il caso?

Torniamo alla nostra "traccia".

E' evidente che si tratta di una semplice informativa con la quale si aggiorna il Consiglio sulle performance 2015 del Fondo: non siamo in sede di Bilancio, quindi non c'è niente da approvare; ci sarebbe solo da dire "il Consiglio prende atto".

Convinti come siamo del fatto che l'attività principale del Fondo consista nella gestione  al meglio del patrimonio, e che ogni altra attività svolta abbia rilievo puramente organizzativo /  amministrativo, pensavamo che il CdA dedicasse alla questione "performance e rischi" molto tempo, di sicuro molto di più di quanto necessario per scorrere le  20 righe (oltre ad altre 9 per il solito pistolotto sull'andamento dell'economia mondiale) con le quali l'argomento viene presentato ai Consiglieri nella traccia.

Noi, dalla lettura della traccia, non abbiamo capito niente!

Quando leggiamo: "La performance stimata da inizio anno al 31 dicembre 2015 è stata pari all'1,36% (rispetto al tasso tecnico di periodo del 4,25%). 1,28% per la componente finanziaria..."
- non capiamo perché si continui a definire "tasso tecnico" il 4,25% che invece rappresenta il tasso interno di equilibrio del fondo (il tasso tecnico è per Statuto il 3,50%);
- non capiamo se la componente finanziaria abbia concorso alla performance finale per l'1,28% oppure se questo rendimento sia da prendere per la quota - 55% - corrispondente al peso della componente mobiliare nell'intero fondo ( quindi per il 55% dell'1,28%, cioè per lo 0,704%);
- non capiamo quanto alla fine abbia reso la componente immobiliare;
- capiamo che la componente immobiliare ha reso poco, ma non capiamo perché ha reso così poco;
- non capiamo cosa sia il "bmk strategico" ne il "rendimento obiettivo", termini che, a nostra memoria, non sono mai stati utilizzati in precedenza;
- non capiamo perchè di un dato segnaletico estremamente importante -  la volatilità - si dica solo che "rimane entro i limiti del budget di rischio" invece che darne un valore numerico preciso.

E' da ritenere che i Consiglieri abbiano ricevuto nel corso della discussione su questo punto dell'ordine del giorno, tutti i chiarimenti di cui noi lamentiamo la mancanza.
Se così è, si deve concludere che a noi iscritti le informazioni non arrivano perchè i nostri rappresentanti non ce le girano: questo andrebbe corretto subito.

Se invece fosse che non viene percepita l'importanza, nella gestione del patrimonio, degli aspetti finanziari attraverso cui la bontà della gestione stessa deve essere valutata, allora la cosa sarebbe grave.
Sarebbe grave per il Fondo, cui si potrebbe attribuire di non avere una chiara idea del tipo di informazioni da veicolare agli iscritti (se invece volutamente il Fondo evitasse di darle queste informazioni?), 
ma sarebbe grave sopratutto se coloro che non hanno questa percezione - che, detto per inciso, nasce solo da competenze specifiche - sono i rappresentanti degli iscritti, attivi o in quiescenza che si voglia, presente anche quel certo grado di contrasto di interessi che esiste tra Fondo e aderenti e di cui si diceva sopra.
Se così fosse, sarebbe davvero imprescindibile far sedere in Consiglio qualcuno che queste competenze le ha.

Il prossimo mese si voterà per il rinnovo del Consiglio...
Scegliamo bene i nostri candidati!

Alla prossima, e, come  al solito, seguiteci anche su Facebook con tanti "mi piace".
Sulla home page tutti i grafici aggiornati con gli ultimi dati disponibili.
 
PS: vero che non capiamo le tante cose elencate, ma una qualche deduzione di buon senso siamo in grado di farla.

I numeri, in italiano chiaro e comprensibile, sono questi:
la sezione 1° realizza nel corso del 2015 un rendimento finale dell' 1,36%
A tale risultato la componente mobiliare, che rappresenta il 55% del patrimonio della Sezione, concorre con lo 0,704% , mentre la componente immobiliare - 45% del patrimonio Sezione - contribuisce con lo 0,656%.
Separatamente considerati, i titoli hanno avuto  un rendimento complessivo dell' 1,280%, mentre gli immobili hanno performato leggermente meglio, fermandosi comunque ad un 1,459%.

Sugli altri valori ragioneremo quando avremo in mano il Bilancio.

NOTA AGGIUNTA IN DATA 24 MARZO 2016

Nel verbale citato da questo post, facciamo riferimento all'allegato del nostro Rappresentante in Commissione Investimenti.
L'allegato che abbiamo visto, letto, riletto, stampato, annotato ed infine commentato nel post, è il seguente:
                                                                   

Se andate a leggere il verbale OGGI trovate questo documento:


 
 
Possiamo garantire che la prima versione è stata presente nel sito dell'Unione fino ad almeno il
19 corrente, data di pubblicazione di questo post,
Forse non è piaciuto?

Abbiamo ritenuto doverosa la precisazione, onde evitare che qualcuno pensasse che in quei giorni  ci eravamo fatti qualche canna!





 

2 commenti:

  1. Ma Giuseppe, scusa:
    Per i Consiglieri eletti dai "peones" hai già detto tu (e sei stato troppo buono)
    Io vorrei ricordare anche altri "attori" che sembrano dormienti:
    I sindacati, e non aggiungo altro:
    E l'altra metà dei "peones" che non sentono il bisogno di far sentire la loro voce, né iscrivendosi al proprio Gruppo Regionale, né partecipando, almeno una volta all'anno all' Assemblea, né forse nemmeno votando per l'approvazione del bilancio. Forse sono ricchi di casata e non hanno bisogno di pochi spiccioli in più.
    Rebus sic stantibus, mi raccomando: tieni duro almeno tu e speriamo che qualcuno apra gli occhi.
    Ciao
    Luciano B

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  2. Quello che non ho detto io - per pudore - lo stai dicendo tu!
    Evviva!
    Solo che tu ed io siamo troppo pochi....
    GIUSEPPE

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