In queste pagine cercheremo, da una parte di raccontare come funziona il Fondo con riferimento all'attività di investimento delle risorse - la gestione mobiliare principalmente - e dall'altra di formarci un nostro parere sulla qualità della gestione e sui risultati ottenuti. L’obiettivo è quello di fornire un apporto - modesto - affinchè ogni uno di noi sia in grado di esprimersi ragionatamente sulla gestione, per maturare, nel voto, decisioni ragionate.

C'è anche una pagina con qualche concetto elementare di "finanza", che ci auguriamo possa interessarti nella tua veste di "risparmiatore".

Se arrivi per la prima volta sul blog, ti suggeriamo di incominciare la tua esplorazione dalla pagina "Perchè". Capirai tutto meglio!

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venerdì 9 dicembre 2016

CdA FONDO 8 GIUGNO - 3° : GLI ESODI NON INFLUISCONO

 Uno dei provvedimenti adottati dal CdA del Fondo lascerebbe intendere che dal piano esodi dell'Azienda possano derivare un impatti sulla Sezione 1° del Fondo.
A noi non sembra, ma... 

"Considerare l'impatto..."

Continuando nell'esame dei provvedimenti assunti dal CdA del Fondo nella sua riunione dell'8 giugno, e riportati nel verbale della riunione di Segreteria Nazionale del successivo 23, leggiamo che il CdA  ha
"... proceduto a:
1. considerare l'impatto del nuovo piano strategico di UniCredit che prevede l'adesione volontaria alla Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà di 1048 iscritti alla Sez. 1° del Fondo di Gruppo..."

Continuando la lettura del verbale, sembra di capire che tale provvedimento abbia un impatto negativo sul Bilancio Tecnico della Sezione 1° del Fondo, Sezione alla quale siamo iscritti noi pensionati "ante".

Parlare di "impatto negativo sul B.T." significa che dal provvedimento nascono, a carico della Sezione,  oneri futuri che, sbilanciando l'attuale equilibrio tecnico, richiederanno un intervento al ribasso sulle pensioni.
Che potrebbe però essere evitato attraverso  l'intervento ( = apporto di fondi freschi alla Sezione) delle parti sociali: "... Romerio ha fatto rilevare alle parti sociali presenti nel Consiglio la necessità di intervenire per fronteggiare la situazione degli esodi..."

Premesso che la nostra conoscenza di queste problematiche è limitata, ci siamo sforzati di approfondire la questione cercando informazioni sulla rete.

Il documento FISAC-CGIL

Ci sembra che questa esigenza venga ben soddisfatta da un documento - che potete consultare qui - che, curato dalla FISAC-CGIL in UniCredit, si intitola "Approfondimento sul Fondo di Solidarietà di Settore e le sue tipologie di prestazioni con riferimento alle agevolazioni all’esodo previste dall’Accordo 5.02.2016 sulla 2° fase del Piano 2018 di UniCredit – perimetro Italia".

Quello che interessa per finalità che stiamo esaminando in queste righe, è contenuto a pagina 25, nell'appendice che contiene il:
"Verbale di incontro sulle agevolazioni previste a favore del Personale che fruisce degli assegni straordinari in forma rateale del Fondo di Solidarietà di settore".

Meglio di ogni descrizione, vale la lettura del testo:

" Il giorno 5 febbraio 2016 in Milano,
premesso che
con il presente Verbale, le Parti intendono definire le seguenti agevolazioni a favore di coloro che, cessato il rapporto di lavoro con le Aziende del Gruppo UniCredit, fruiscano degli assegni straordinari in forma rateale per il sostegno del reddito a carico del “Fondo di Solidarietà” (di seguito “personale interessato”)
si conviene quanto segue :
......
Previdenza complementare
In correlazione alla cessazione dal servizio per l’accesso alle prestazioni straordinarie erogate dal Fondo di Solidarietà di settore, i Lavoratori/trici interessati manterranno l’iscrizione alla forma pensionistica complementare di appartenenza fino alla maturazione dei requisiti AGO.
In relazione a quanto precede, per le diverse forme pensionistiche complementari presenti nel Gruppo (fondi o sezioni di fondi) alimentate con contribuzione sia a carico dell’Azienda sia a carico del Lavoratore interessato, verrà mantenuto, per tutto il periodo intercorrente tra l’accesso di cui al comma precedente e la maturazione dei requisiti AGO, il versamento della contribuzione in parola (base imponibile ultima retribuzione annuale percepita in costanza di rapporto di lavoro)
con le stesse misure in atto al momento dell’accesso al Fondo di Solidarietà. Pertanto, nel caso in cui un singolo Lavoratore si avvalga della possibilità di richiedere la liquidazione/riscatto dell’intera prestazione del Fondo Pensione complementare in via anticipata rispetto all’acquisizione dei requisiti INPS tale contribuzione verrà a cessare. "

Non ci dilunghiamo in spiegazioni perchè le informazioni contenute nel documento citato sopra sono molto chiare.

Resta quindi da concludere che - se gli esodati  cui  si riferisce il provvedimento assunto dal CdA del Fondo, sono quelli di cui all'accordo 5.02.16 (cioè quelli di cui al documento FISAC-CGIL) - non dovrebbe esserci nessuna conseguenza per la Sezione 1°.

Ma la circostanza che si sia "sia proceduto a considerare l'impatto" fa legittimamente pensare che qualcosa da "valutare" nel provvedimento, debba esserci stato.

Allora, com'è esattamente la situazione? Quale è l'impatto da considerare? E a quanto ammonterebbe tale impatto?

Abbiamo già detto che non siamo preparati sulla materia, e ci piacerebbe allora capire.
Anche perché, se dovessimo "fare la guerra" ("...L’azienda ed i Sindacati devono prendere atto che l’Unione è unita e pronta a tutelare i propri interessi...") vorremmo conoscerne le ragioni.

Quindi, cara Segreteria Nazionale, per cortesia fai sentire la tua voce - su nessuno degli argomenti, importanti!, di questo CdA del Fondo hai mai speso una sola parola - e dacci lumi!

Intanto chi ci legge può trovare sulla home page tutti i grafici aggiornati.

 

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