Sinteticamente le prime reazioni dei mercati
A fronte di
prospettive di una solida crescita economica accompagnata da una maggior
inflazione, i mercati azioni hanno reagito
positivamente con l’unica eccezione rappresentata dai mercati dei paesi
emergenti, penalizzati - sopratutto quelli dell'America Latina - da un
parallelo rafforzamento, per le stesse ragioni,
del dollaro contro le valute domestiche.
Nel comparto dei titoli d debito, l’aumento
delle aspettative inflattive dell’economia statunitense ha invece impattato
negativamente soprattutto sul mercato obbligazionario governativo globale. Le
potenziali politiche protezionistiche che potrebbero venire avviate dal nuovo
presidente invece hanno penalizzato il debito emergente.
Le
variazioni dei sub fondi lussemburghesi
Questi i risultati % dei nostri sub fondi
lussemburghesi alla data dell'11 novembre :
Azionario
|
+1,713
|
Corp. HY & EM
|
-1,553
|
Corp. Inv. Grade
|
-1,320
|
Titoli di Stato
|
-1,476
|
Monetario
|
+0,009
|
Variazioni che hanno, in funzione delle
diverse asset allocation, un peso
maggiore, in positivo sul Comparto a 15 anni, in negativo su quello a 3 anni.
Dato comunque che i NAV dei Comparti sono
rilevati solo a fine mese, questi effetti potrebbero, a quella data, risultare modificati.
Nella Sezione 1° il peso contenuto delle
classi obbligazionarie consente alla classe "azionario" di assorbire quasi per intero la correzione
negativa, riducendo il rendimento della componente "titoli" di soli
due decimi di punto (0,23% : stima) che a loro volta si traducono in un minor
contributo di tale componente al rendimento della Sezione di uno 0,13% (verdi
tabella "Contributo della componente mobiliare...)
Queste sono solo le prime reazioni
all'inizio di un periodo che, almeno fino a quando il nuovo presidente non si
insedierà alla Casa Bianca e non mostrerà a quali delle sue molte - e a volte
controverse - promesse elettorali vorrà dare attuazione, sarà all'insegna
dell'incertezza e della volatilità sui mercati.
Sulla home page, tutti i grafici
aggiornati.
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