In queste pagine cercheremo, da una parte di raccontare come funziona il Fondo con riferimento all'attività di investimento delle risorse - la gestione mobiliare principalmente - e dall'altra di formarci un nostro parere sulla qualità della gestione e sui risultati ottenuti. L’obiettivo è quello di fornire un apporto - modesto - affinchè ogni uno di noi sia in grado di esprimersi ragionatamente sulla gestione, per maturare, nel voto, decisioni ragionate.

C'è anche una pagina con qualche concetto elementare di "finanza", che ci auguriamo possa interessarti nella tua veste di "risparmiatore".

Se arrivi per la prima volta sul blog, ti suggeriamo di incominciare la tua esplorazione dalla pagina "Perchè". Capirai tutto meglio!

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lunedì 19 maggio 2014

APPROVO O NON APPROVO?


Gli iscritti alla Sezione 1° hanno già ricevuto le schede per la votazione del bilancio 2013, gli iscritti in servizio potranno farlo tra pochi giorni per via elettronica. Ma su quale casella mettere la croce?

Il voto dovrebbe esprimere la valutazione dell’iscritto sull’operato dell’Organo amministrativo nell’anno di riferimento.
Sull’operato a 360 gradi, cioè su tutte le diverse e numerose articolazioni della gestione del Fondo.

In effetti tutto si concentra sulla valutazione del risultato della gestione, quel più o meno tot percento che ingrassa o smagra  lo zainetto degli attivi, e porta verso un ritocco, in aumento o in diminuzione, del trattamento pensionistico.
Giudizio riduttivo, ma è così!

Se comunque giudizio sul risultato deve essere, diamo il nostro voto limitandoci a questo aspetto.
Per approfondire il quale dovremmo però avere qualche elemento di valutazione.
Entra in campo allora lo “spessore” dell’informazione fornita agli iscritti.

Ovviamente se qualcuno ha voglia di leggere, analizzare, raffrontare con i precedenti, il Bilancio Ufficiale – che dobbiamo riconoscere porta una gran dovizia di informazioni, anche se, a nostro giudizio, altre, essenziali, mancano – certo si avvia sulla buona strada.
Se poi completa la sua analisi con una rassegna dei mercati ed una comparazione con i risultati dei Fondi Pensione di categoria – che possiamo considerare i “pari” del nostro Fondo - allora finalmente potrà esprimersi con cognizione di causa.
Ma siamo ovviamente nel regno dell’altamente improbabile!

Aiuterebbe che i “rappresentanti” degli iscritti fornissero almeno qualcuno di questi elementi, ma
  • abbiamo inutilmente cercato sulla rete qualche comunicazione di parte sindacale: zero assoluto! (poi non stupiamoci della bassissima percentuale di votanti tra gli attivi). Il tema “previdenza complementare” in generale, non pare essere tra le priorità delle OO.SS.
  • l’Unione Pensionati, che “...ha discusso ed approfondito le varie problematiche che hanno portato ai risultati ...” (che hanno quest’anno portato ad una diminuzione delle pensioni)  ritiene non necessario condividere con i propri iscritti questi approfondimenti e si limita alla solita raccomandazione  di “votare numerosi ed approvare il bilancio”. Probabilmente si ritiene che gli iscritti non siano interessati ad entrare in questa problematiche...
Noi in questo blog non rappresentiamo nessuno; i contenuti esprimono unicamente il pensiero, i convincimenti, il risultati del lavoro, dell’autore.
Però, dal momento che ci siamo impegnati per “far conoscere meglio come sono gestiti i soldi delle nostre (future) pensioni” ci teniamo a rendere esplicito il nostro voto.
Con ciò non vogliamo lanciare alcun appello - ogni uno  agisca secondo il proprio convincimento – vogliamo solo manifestare la nostra personale valutazione.

Noi abbiamo approvato il Bilancio 2013.

Con riferimento sempre e solo al risultato di gestione, siamo convinti di essere di fronte – e ci riferiamo tanto alla Sezione 1°, quanto ai tre comparti della Sezione 2° - a risultati “senza infamia e senza lode” se valutati in termini assoluti (i mercati avrebbero consentito di fare di più); più coerenti e più allineati ai target di rendimento espressi nella strategia di investimento adottata dal modello di gestione, qui  , se valutati, questi risultati, in termini relativi (il “modello gestionale” non consente di più).

Lo chiariamo con un esempio: in una certa gara, le vetture con quella cilindrata coprono in media la distanza di 10 km in 2 minuti e 30 secondi, cioè  viaggiano ad una media di 150 km/ora.
Qualche vettura impiegherà meno tempo (corre più forte), qualche altra più tempo (corre più adagio): qualche Fondo performa meglio della media, qualche altro peggio.
Noi siamo sotto la media.

Ma se, nell’ipotetica competizione, introduciamo la regola che, per non rischiare troppo, le vetture non possano superare la velocità massima di 100 km/ora, il tempo di percorrenza verrà necessariamente aumentato (= peggiorato).
Il vincolo del controllo del rischio come obiettivo assolutamente primario su cui fonda la filosofia di gestione del Fondo, porta esattamente a questa conseguenza: poiché ci sono dei paletti da osservare, la  gestione non può dare quanto potrebbe.
Quindi: i risultati non sono da primi della classe, ma la colpa non è del gestore, ma delle regole entro cui  deve operare.

Quindi sono le regole da rivedere, non l’attività del gestore da bocciare.

E dato che oggi siamo chiamati a valutare l’attività del gestore, e non le regole d’impianto del Fondo, noi riteniamo giusto dire che il gestore ha fatto quello che le regole gli permettevano di fare.
Si potrebbe sempre obiettare che forse si poteva fare un po’ meglio...al pratico sarebbe cambiato molto poco!

Concludendo: oggi noi approviamo il Bilancio, ma rimane fermo il nostro impegno a darci da fare perché si cambino le regole.
Ma sarebbe necessario che anche chi rappresenta gli iscritti – tutti gli iscritti – compisse uno sforzo per padroneggiare meglio questi aspetti e quindi prendesse maggior coscienza di questa necessità.

 

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