In queste pagine cercheremo, da una parte di raccontare come funziona il Fondo con riferimento all'attività di investimento delle risorse - la gestione mobiliare principalmente - e dall'altra di formarci un nostro parere sulla qualità della gestione e sui risultati ottenuti. L’obiettivo è quello di fornire un apporto - modesto - affinchè ogni uno di noi sia in grado di esprimersi ragionatamente sulla gestione, per maturare, nel voto, decisioni ragionate.

C'è anche una pagina con qualche concetto elementare di "finanza", che ci auguriamo possa interessarti nella tua veste di "risparmiatore".

Se arrivi per la prima volta sul blog, ti suggeriamo di incominciare la tua esplorazione dalla pagina "Perchè". Capirai tutto meglio!

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mercoledì 13 novembre 2013

LA GESTIONE DELLA COMPONENTE MOBILIARE DEL FONDO PENSIONE: 3° LE SICAV LUSSEMBURGHESI (I SUB-FONDI)


La SICAV è una società di investimento a capitale variabile che ha per oggetto esclusivo l’investimento del proprio patrimonio: l’investitore che ci mette i soldi, acquista azioni della SICAV (entra nel patrimonio della SICAV), la quale investe questi soldi (investe il suo patrimonio) nelle forme descritte dall’offerta d’investimento.
Per l’investitore è sostanzialmente come investire in un Fondo Comune, e la differenza tra un Fondo ed una SICAV, è solo di natura giuridica: nel Fondo il risparmiatore possiede quote del Fondo, nella SICAV possiede azioni della SICAV; ma da un punto di vista meramente economico e finanziario le due situazioni si equivalgono, tant’è che comunemente si parla di “fondo” o “quote di fondo” o ancora “valore delle quote” anche riferendoci alle SICAV.

Quindi nel 2008 il Fondo dà avvio a due Società di gestione in Lussemburgo, Effepilux SICAV ed Effepilux Alternative alle quali viene trasferito tutto l’attivo mobiliare delle due sezioni preesistenti, attivo che viene gradualmente riallocato, sulla base delle scelte espresse dagli iscritti, nelle sei SICAV o sub-fondi o asset class che rappresentano i gruppi omogenei di attività finanziarie identificati dal CdA del Fondo:

Ø      SICAV Investimenti a breve termine 
Ø      SICAV Titoli di Stato e inflazione
Ø      SICAV Corporate IG
Ø      SICAV Corporate HY e Obbligazionario Paese emergenti
Ø      SICAV Azionario
Ø      SIF-SICAV Alternativo  

Ogni sub-fondo ha le proprie caratteristiche di rischio e rendimento atteso, legate alla specifica tipologia degli strumenti finanziari in cui il sub-fondo investe, e la sua denominazione indica già con chiarezza il “mercato” nel quale avverranno gli impieghi.  Questo avviene in Lussemburgo.

In Italia il Fondo, utilizzando le SICAV lussemburghesi in combinazioni - asset allocation -  con peso percentualmente diverso, ottiene “comparti”, con caratteristiche di rischio/rendimento differenziate, entro i quali l’aderente della Sezione II potrà scegliere la combinazione che ritiene più adatta ai suoi obiettivi. 

La SICAV - che opera in aderenza alle linee guida d’investimento adottate dal CdA del Fondo - gestisce quindi il comparto in maniera unitaria, facendo astrazione dal come poi il Fondo lo alloca percentualmente alle Sezioni/Comparti.

Il Fondo, per la Sezione II, ha scelto di creare  tre comparti - a 3/10/15 anni - che richiamano nella denominazione l’orizzonte temporale al quale far riferimento in funzione della rischiosità implicita del comparto, sulla base dell’assunto, in materia d’investimenti mobiliari, che un orizzonte temporale lungo attenua il rischio dell’investimento: se si ritiene di poter rimanere investiti più a lungo, si può scegliere uno strumento più rischioso perché si sarà in condizione, nel caso di mercato avverso, di rimandare nel tempo il disinvestimento (anche se oggi è lecito chiedersi quanto ancora valga la regola…!). 

Questo è il multicomparto. 

Da dire ancora, per completezza, che ai tre comparti così identificati, si aggiunge per obbligo di legge e ancora solo per la Sezione II un quarto comparto – assicurativo - a rendimento minimo garantito gestito non dal Lussemburgo, ma da Compagnia Assicurativa scelta del Fondo. 

Per quel che invece riguarda la sezione I, non essendo possibile identificare le posizioni singole, non può che esistere un unico comparto, le cui caratteristiche di rischio/rendimento sono state inizialmente definite dal CdA e sono realizzate attraverso un opportuno mix dei citati sub-fondi lussemburghesi.

Quindi l’aderente iscritto alla Sezione I è automaticamente investito in un monocomparto, mentre l’aderente alla Sezione II ha la possibilità di scelta nell’ambito del multicomparto della Sezione.

L’attivo totale di ogni Sezione/Comparto è completato da uno stock immobiliare esso pure percentualmente definito dal CdA, in coerenza anche con gli obblighi normativi in materia di limite massimo alla detenzione in immobili.

Da quanto sopra emerge un fatto qualche volta trascurato:

la gestione della componente mobiliare è elemento totalmente comune tra tutti gli iscritti al fondo, ante o post che siano.

Se il Lussemburgo gestisce bene (o male) un sub-fondo, quel risultato positivo (o negativo) si riverbera su ogni Sezione/Comparto in funzione del peso che esso ha al suo interno.

Come dire che se le cose vanno bene, vanno bene per tutti, se vanno male, vanno male per tutti.

E questa è un'altra ragione perchè tutti siamo ugualmente interessati ai buoni risultati della gestione!

 

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