Il Presidente uscente ha voluto rivolgere a tutti gli iscritti un messaggio di commiato, che è apparso come "lettera del Presidente del Fondo" che accompagna il Bilancio Ufficiale.
Anche noi ci sentiamo di ricambiargli i nostri più sinceri auguri per una "vita da pensionato" serena, ma sempre attiva e stimolante.
Ci sentiamo però anche di
riprendere alcuni punti di quella sua lettera di commiato - "vorrei lasciare qualche pensiero e
qualche consiglio" - per fare
alcune considerazioni che ci paiono opportune.
"...i Fondi Pensione non debbono fare la corsa sui rendimenti, ma
debbono fare scelte i cui obbiettivi di rendimento si accompagnano ad un
controllo costante del rischio.Provate a pensare cosa succederebbe se dovendo richiedere una anticipazione per la casa , si dovesse scoprire che "purtroppo" e "a causa dei mercati", l'importo erogabile è in quel momento insufficiente e comunque inferiore a quanto sperato"...
Vogliamo trascurare la
considerazione che il richiamo sembra avere un preciso nome nell' etichetta del
destinatario, e tale nome è quello di questo blog. Non ci risulta infatti che
nessuno, ad eccezione nostra, abbia mai sollevato critiche sui risultati del
Fondo, sia per quanto riguarda la Sezione 1° sia per i Comparti della Sezione
2°.
Ma non abbiamo mai "sbandierato rendimenti da favola"!Abbiamo invece documentato, dati Assogestioni alla mano, che, sia nel breve che nel medio periodo, i risultati dei Comparti ci pongo in fondo alla classifica nel confronto con gli altri Fondi Negoziali omologhi (vedi post "Rendimenti Comparti" del 6/3/16 e del 10/11/15 e grafici relativi).
Dobbiamo allora pensare che gli
altri Fondi Pensione fanno, spregiudicatamente, la corsa sui rendimenti e fanno
scelte che trascurano il controllo del rischio? Che noi siamo
"virtuosi" e gli altri sono "irresponsabili"?
Non può certamente essere così,
ma è evidente che le nostre politiche di gestione rispondono a criteri diversi
di quelle degli altri. E le politiche di gestione degli altri, di tutti gli
altri, consentono il raggiungimento
di risultati migliori dei nostri.
Non siamo onestamente in grado di
dire cosa dovrebbe essere rivisto nella politica di investimento del Fondo per
migliorare un po' i risultati, ma possiamo certamente segnalare che le
volatilità connesse ai rendimenti ottenuti, sono nettamente e sensibilmente più
basse di quelle indicate nell'Asset Allocation Strategica in precedenza definita dallo stesso Consiglio del Fondo.
Come dire che nella gestione
tiriamo il freno a mano molto di più di quanto lo stesso Consiglio non avesse precedentemente
stabilito come sopportabile e coerente con l'obiettivo di investimento. E questo a scapito dei rendimenti.
Siamo allora certi che puntare a qualche decimale in più nei rendimenti, tale che ci si collochi almeno a metà classifica, significhi "fare la corsa sui rendimenti" e "mettere gli iscritti sulle montagne russe dei mercati finanziari"?
Citare poi la situazione in cui
si troverebbe chi, nella necessità di richiedere l'anticipazione, si trovasse a
fare i conti con grosse minusvalenze, rappresenta una mistificazione della
realtà.
Viene ignorato il fatto, di
comune buon senso, che l'iscritto che programma l'acquisto della casa, e che sa
che dovrà ricorrere all'anticipazione, si guarda bene dall'aderire al Comparto a 15 anni, ma rimane
"liquido"; rimane nel Comparto a 3 anni che sa perfettamente essere
il meno rischioso e quindi il meno esposto agli alti e bassi dei mercati.Quello che per contro è assolutamente certo, è che, con l'approccio del Fondo, si penalizzano i rendimenti degli "attivi" che hanno scelto i comparti con più elevato rendimento atteso, coscienti, costoro, che a parità di contribuzione, il solo elemento che porta ad un più elevato montante finale (sul quale verrà calcolata la loro pensione), è il rendimento che il gestore riesce ad ottenere.
Siamo fermamente convinti che l'aderente
fa le proprie scelte in piena consapevolezza dei rischi cui le stesse lo
espongono.
Magari non sa cosa è il VAR, ma
sa benissimo che i mercati azionari sono più rischiosi di quelli
obbligazionari, e se sceglie il Comparto a 15 anni, accetta il rischio di
volatilità che il Fondo, correttamente, gli indica.Allora perchè, dopo che l'aderente sceglie un certo livello di rendimento atteso, il Fondo lo mette "sotto tutela" calmierando nella gestione, attraverso una volatilità ben al di sotto di quanto dichiarata ex-ante, tale attesa di rendimento?
Si ha idea di quanto pesa in
termini di montante finale e in regime di rendimento composto, un minor ritorno
anche di soli 50 centesimi di punto per
anno, su un piano di accumulo di venti o trenta anni?
Sono soldi in meno - reali -
nella pensione di tutti gli aderenti, anche degli iscritti alla Sezione 1°, non
soldi in meno - ipotetici - per l'anticipazione di pochi!
Lo ribadiamo ancora: non
critichiamo il fatto di non essere nelle prime posizioni della classifica, ci
basterebbe essere un po' meno ultimi!
Anche sul punto successivo del
messaggio dissentiamo con fermezza:
"lasciare parlare coloro i quali "a posteriori" (il
famoso senno del poi) criticano l'operato di chi gestisce con professionalità e
dedizione ma, purtroppo, "a priori" e senza la disponibilità della
classica "palla di vetro" ".
Intanto dovrebbe risultare chiaro,
da quanto già abbiamo detto sopra, quale è la critica che ci permettiamo di
fare.
E poi dobbiamo far notare che, da
quando esiste il mondo del risparmio gestito, responsabilità del gestore è
quella di pendere decisioni "a
priori", e diritto di chi gli affida i risparmi, quello di giudicare il
suo operato "a posteriori".Il gestore decide sempre a priori.
Anche definire un' Asset Allocation è una decisione presa a priori, e solo a posteriori si potrà verificare quanto è stata corretta e coerente con gli obiettivi dello strumento di investimento.
Se il gestore non ha interpretato bene i mercati, si scava la fossa. E quando le decisioni sbagliate sono una di troppo, il risparmiatore lo molla e cambia parrocchia.
Valutare l'operato del gestore riportando tutto alla mancanza della "palla di vetro" - in gergo si dice "sfera di cristallo" - è un argomento da Bar Sport e non può essere l'argomentazione del Presidente di un grande Fondo Pensione.
C'e ancora una considerazione con
cui vogliamo chiudere: siamo consci che questa pagina ci attirerà critiche, ma
ce ne facciamo carico perchè siamo convinti che molti siano pronti ad accettare
i "consigli" del messaggio come saggi, pertinenti e sensati.
Non lo sono! Sono solo
argomentazioni populiste!Anziché critiche, ci auguriamo che questa pagina procuri invece stimolo ad una analisi senza pregiudizi e costruttiva, nel comune intento di perseguire al meglio gli interessi di tutti gli iscritti, nei confronti dei quali è doveroso il costante controllo del rischio, ma altrettanto doverosa la ricerca di rendimenti adeguati.
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