Si sono resi disponibili i NAV (valore quota) di tutti i sub-fondi gestiti dal Lussemburgo.
Ricordiamo che in Lussemburgo esistono due “veicoli” d’investimento:
EFFEPILUX SICAV che gestisce cinque sub-fondi “armonizzati” (Azionario, Titoli di Stato e Inflazione, Corporate Investment Grade, Corporate H.Y. ed Emerging Markets, Breve Termine-Monetario) e
EFFEPILUX ALTERNATIVE che gestisce invece due sub-fondi “non armonizzati” (Alternative Alternative, e Alternative Real Estate).
Gli attivi della Sezione 1°e dei tre comparti della Sezione
2° sono investiti parte in immobili (la componente immobiliare) e parte in
questi sub-fondi (la componente mobiliare).
A loro volta, i sub-fondi compaiono nella Sezione 1° e nei
tre comparti Sezione 2° con peso diversificato a seconda delle politiche
d’investimento decise dal Fondo.
La determinazione dei rendimenti, è questione diversa a
seconda che si tratti della Sezione 1° o dei comparti.
Per questi ultimi la cosa è molto semplice in quanto agli
iscritti vengono, ad ogni versamento, attribuite “quote” (per questo la Sezione
2° si definisce a “capitalizzazione individuale”) il cui valore (prezzo) è
espresso, tempo per tempo, dal NAV.Questo deriva in sintesi dal valore, ad ogni singola data di rilevazione, degli attivi del comparto, (valore degli immobili + valore, a quella data, delle quote dei sette sub-fondi lussemburghesi presenti nel singolo comparto) diviso il numero totale delle quote del comparto stesso.
Dall’evoluzione dei NAV si ricava facilmente l’andamento del rendimento del comparto.
NAV e rendimenti sono facilmente reperibili dalle tabelle pubblicate sul sito del Fondo (qui).
Situazione completamente diversa per la Sezione 1° che è invece a capitalizzazione collettiva: tutti gli attivi a fronte di tutti gli obblighi di spesa (che significa anche che gli attivi dovrebbero esaurirsi con il venir meno dell’ultimo avente diritto a prestazioni).
Gli attivi della Sezione calano quindi per effetto del pagamento delle pensioni e crescono a seguito delle contribuzioni dei “partecipanti attivi” e del rendimento (rendimento della componente immobili + rendimento della componente titoli) maturato anno per anno.
Se le cose non vanno bene, di fronte ad un rendimento negativo, si ha una diminuzione del patrimonio della Sezione e di conseguenza, come ben sappiamo, una diminuzione dell’assegno pensionistico.
Quindi nella Sezione 1° niente NAV.
A fine anno troviamo i rendimenti nella Relazione di
Bilancio, e, in corso d’anno, è il CdA del Fondo che, ad ogni riunione,
aggiorna verbalmente i nostri rappresentanti sull’evoluzione del dato.
Dai nostri rappresentanti in Consiglio, alla nostra
Segreteria Nazionale, e infine agli iscritti.
E se volessimo avere qualche indicazione più frequente?
Questa istanza può trovare risposta solamente con
riferimento componente mobiliare, risalendo ai NAV dei sub-fondi lussemburghesi
pesati secondo l’asset allocation alla data.
Ci sono, come chiarito nel precedente post, margini di scarto – che dovrebbero risultare
peraltro modesti – ma i dati che postiamo nella home page di questo blog
dovrebbero risultare ampiamente soddisfacenti.
Forse è superfluo, ma vogliamo comunque attirare
l’attenzione su una circostanza:
spesso ci viene riferito che “ il rendimento della
componente mobiliare è del tot%”.Questa dizione non significa che il rendimento della Sezione sarà “ tot + rendimento immobili”!
Questo tot% rappresenta il risultato ottenuto, nel periodo di riferimento, dall’investimento in titoli.
Per sapere quanto di questo risultato contribuirà al rendimento della Sezione, è necessario ponderarlo per il peso degli investimenti in titoli sul totale attivo, quindi, con l’asset al location attuale, considerarlo al 50%.
Stesso discorso ovviamente per il rendimento della componente immobili.
Se ci riferiamo ai dati al 31 ago:
rendimento finanza: 0,56%; va pesato al 50% = 0,28%
rendimento immobili: 1,26% va pesato al 50% = 0,63%
rendimento sezione : 0,28 + 0,63 = 0,91%
Nella tabella che noi presentiamo come “proiezione di
rendimento”, questo calcolo è già stato effettuato, ed il valore riportato in
colonna 3 ultima riga, è il contributo, alla data, della componente titoli al
risultato globale della Sezione.
Ne viene un’altra considerazione che ci aiuta a “vedere”
come siamo posizionati rispetto a quello che dobbiamo considerare come rendimento “minimo”, al cui livello le
pensioni restano invariate (è il tasso che abbiamo chiamato “di equilibrio” e
che, con l’attuale aliquota di retrocessione, si pone al 5%).
Se oggi (vedi p.e. “proiezione” al 30 ott.) il rendimento
pesato della finanza è dell’ 1,7% , vuol dire che, per arrivare ad un 5%
dell’intera Sezione, la componente immobiliare dovrà ottenere un rendimento del
6,6% che, pesato al 50%, diventa il 3,3%.Solo così il rendimento Sezione sarà del 5% : 1,7% da finanza + 3,3% da immobili.
Sembra un traguardo difficilmente raggiungibile, ed occorre
sperare che un buon andamento dei mercati mobiliari in questi ultimi due mesi
d’anno, migliorino la performance della finanza, nell’ambito della quale va
rimarcato il brillante risultato del sub-fondo alternativo “real estate” che fa
segnare ad oggi un + 11,57%
Peccato, anche se è corretto così, che nell’asset allocation
abbia un peso solo marginale!
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