In queste pagine cercheremo, da una parte di raccontare come funziona il Fondo con riferimento all'attività di investimento delle risorse - la gestione mobiliare principalmente - e dall'altra di formarci un nostro parere sulla qualità della gestione e sui risultati ottenuti. L’obiettivo è quello di fornire un apporto - modesto - affinchè ogni uno di noi sia in grado di esprimersi ragionatamente sulla gestione, per maturare, nel voto, decisioni ragionate.

C'è anche una pagina con qualche concetto elementare di "finanza", che ci auguriamo possa interessarti nella tua veste di "risparmiatore".

Se arrivi per la prima volta sul blog, ti suggeriamo di incominciare la tua esplorazione dalla pagina "Perchè". Capirai tutto meglio!

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martedì 3 novembre 2015

CHI FA DA SE'....


Uno degli aspetti che abbiamo sempre sottolineato nella comunicazione dal Fondo agli iscritti, è la scarsità delle informazioni  sull’andamento della gestione della componente mobiliare degli attivi e sull’andamento della Sezione I° .

Le informazioni che troviamo, in aggiunta ovviamente a quanto contenuto nel B.U., sono quelle riportate sul sito del Fondo.

Attraverso la sezione “Gestione patrimonio”, gli iscritti ai tre Comparti della Sezione 2° possono facilmente seguire l’evoluzione dei NAV e delle performance su due grafici interattivi di immediata comprensione.

La mancanza di NAV per la Sezione I°, impedisce invece ai pensionati di avere questo tipo di informazione , che viene sostituita da informativa verbale fornita ai rappresentati degli stessi in Consiglio, quando questo si riunisce.

In capo ai nostri rappresentanti – ricordiamo che i pensionati esprimono, oltre al Vice Presidente del Fondo, anche un Consigliere supplente con delega agli investimenti -  il compito di portare questa informativa alla Segreteria dell’Unione nella sua prima riunione utile, e da qui agli iscritti.

Quello che in definitiva arriva agli iscritti, è quello che questi possono leggere nel verbale della riunione di S.N. sul sito della stessa Unione. Disponibile ad almeno un mese di distanza,  per via dei “tempi tecnici” necessari a che tutto il percorso si completi.

E cosa possono leggere?

Prendiamo per esempio (clicca qui) il verbale dell’ultima Segreteria Nazionale (24 settembre 2015, che segue CdA del Fondo del giorno prima, e su questa tempestività tanto di cappello!).
 
L’informazione importante per il pensionato che vuol sapere come va la gestione, è contenuta in quattro righe:
“In questo contesto La sezione I del nostro Fondo ha realizzato al 31 agosto una performance
di 0,91% (rispetto al tasso tecnico di periodo del 2,83%) , composizione dello 0,56% realizzato
dalla finanza e dello 1.26% realizzato dal comparto immobiliare.
I livelli di rischiosità si mantengono all'interno dei parametri fissati dal CdA.”

Tutto qui, finito!

Non commentiamo sul fatto che quattro righe di informazioni importanti sono precedute da una  lunga descrizione di scenario macro mondiale (sarebbero utili se spiegassero come ogni uno di questi scenari abbia impattato sulle strategie di gestione del Fondo – in Lussemburgo e in Italia – e sui risultati; senza questo collegamento il tutto è solo “fufa”) e non commentiamo nemmeno sul consueto, e più volte da noi criticato, utilizzo errato e fuorviante del termine “tasso tecnico”.

Ci chiediamo invece se è possibile che  questo sia tutto quello che si è detto in CdA sull’argomento. Fate il confronto con la relazione e i dati forniti sulla gestione immobiliare....

Al CdA del Fondo vanno montagne di documenti: analisi di scenario, valutazioni di rischio, pareri degli Advisors...
Quali valutazioni portano alla modifica dell’asset allocation della nostra Sezione?
Quali i risultati  delle SICAV lussemburghesi...

Abbiamo, noi diretti interessati, mai saputo qualcosa su questi argomenti? Abbiamo mai visto un grafico sull’andamento dei sub-fondi lussemburghesi dai quali poi derivano le performance degli attivi in Italia?

Abbiamo in privato sollevato una volta il problema: ci è stato risposto che sono argomenti troppo complessi per essere divulgati.
Eppure, pensando per esempio alle SICAV lussemburghesi, molti dati sono pubblici e reperibili sulla rete....

Comunque sia, questa è la situazione, e se vogliamo saperne di più non resta che arrangiarsi, andando a cercare con pazienza certosina i dati che risultano disponibili, e, con altrettanta pazienza, rielaborarli per renderli fruibili.

Questo è quello che ci siamo ripromessi di fare reimpostando i grafici e le tabelle della home page
del sito.
Il risultato è quello che potete vedere scorrendo la pagina d’apertura.

Ci è sembrato utile soprattutto cercare di ipotizzare una “proiezione di rendimento” della componente mobiliare della Sezione I° per l’anno in corso, partendo dai NAV dei sub-fondi lussemburghesi rilevati settimana per settimana dal sito della Borsa di Londra, elaborando le performance di periodo, valorizzando detta performance sulla base del peso percentuale del sub-fondo rispetto al totale attivi, peso a sua volta rilevato dal sito del Fondo, alla tabella “ Gestione patrimoniale/Strategie/Gestione Multicomparto”.

E’ importante che chi legge la tabella abbia ben presente che
la proiezione non offre un dato certo.
Questo avviene per due ragioni: la prima è che il peso dei sub-fondi rispetto al totale attivi della sezione, è soggetto in corso d’anno a modifiche a seguito dell’adozione da parte del CdA di aggiustamenti tattici dell’asset allocation (l’aumento o la diminuzione del peso % di un sub-fondo rispetto al totale, in contemporanea con una variazione di segno opposto su altro sub-fondo: p.e. aumento l’azionario dell’1% e diminuisco gli H.Y.  di altrettanto).
La proiezione calcola il risultato come se la combinazione dei sub-fondi alla data indicata fosse tale da inizio anno, quindi il calcolo modifica il risultato delle combinazioni precedenti se diverse.
Questi aggiustamenti tattici sono di solito molto modesti, quindi anche gli scostamenti dovrebbero alla fine risultare molto contenuti.
Seconda ragione, il fatto che i due sub-fondi “Alternativi”  (Alternativo Alternativo e Alternativo Real Estate) pur realizzando performances sensibilmente diverse, sono raggruppati, nell’asset allocation fornita da Fondo, come sub-fondo unico.

Questa rielaborazione di dati, produce alla fine quello che, alla data di riferimento, è il
rendimento stimato della componente mobiliare della Sezione.
Aggiungendo ancora un po’ di approssimazione (per via delle diverse date di riferimento), potete aggiungere a questo risultato, il 50% (nell’odierna asset allocation) del rendimento della componente immobiliare (desunto dall’ultima comunicazione della SN) ed avere una fotografia aggiornatissima  del segno della prossima variazione dell’assegno pensionistico.
Ad oggi, per la cronaca, l’aspettativa non è delle migliori...

Questo è il risultato del nostro lavoro, ben disposti ovviamente ad ogni suggerimento per migliorarlo.
Ci auguriamo vi sia utile.

PS.: il 2,83% di cui alla relazione citata, non rappresenta il pro-quota di periodo – 8 mesi – del “tasso tecnico”, che, a sensi di Statuto è il 3,5% e nemmeno il pro-quota di quel tasso – 5% - che noi abbiamo chiamato “di equilibrio” e che consentirebbe l’invarianza delle pensioni, ma il pro-quota del 4,25% , cioè del “tasso di rendimento presunto” fissato dal CdA, che, per essere minore del 5%, già produce una diminuzione dell’assegno (se vuoi saperne di più, vedi il post “Questione di termini” del 14 novembre scorso).

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