Tra un paio di mesi verrà
pubblicato il Bilancio del Fondo e potremo leggere la Relazione del CdA
sull’esercizio chiusosi a dicembre.
Si tratta sempre di un documento alquanto corposo che crediamo sia letto da pochissimi volonterosi: la maggioranza si accontenta del succinto comunicato stampa che precede la pubblicazione del Bilancio e che, al netto del richiamo alla situazione economico/finanziaria generale, riporta fondamentalmente il risultato di gestione delle due classi di attivi – componente mobiliare e componente immobiliare – e la conseguente performance attribuita alla Sezione 1° e Comparti Sezione 2°, accompagnata dall’indicazione del livello di rischio assunto (la volatilità).
Non è allora lecito aspettarsi chela Relazione
di “Milano” porti anche informazioni che consentano di valutare la gestione dei
Sub-fondi?
Si tratta sempre di un documento alquanto corposo che crediamo sia letto da pochissimi volonterosi: la maggioranza si accontenta del succinto comunicato stampa che precede la pubblicazione del Bilancio e che, al netto del richiamo alla situazione economico/finanziaria generale, riporta fondamentalmente il risultato di gestione delle due classi di attivi – componente mobiliare e componente immobiliare – e la conseguente performance attribuita alla Sezione 1° e Comparti Sezione 2°, accompagnata dall’indicazione del livello di rischio assunto (la volatilità).
E’ un peccato che sia così,
perché quel comunicato non offre nessun elemento obiettivo di valutazione: il
risultato, espresso in un più tot percento (o meno tot percento, quando le cose
non sono andate bene) non ha nessuna valenza segnaletica perché non
raffrontabile ad un benchmark.
Emotivamente si potrà essere
contenti di un risultato positivo, o delusi per uno negativo, ma quel “numero”
da solo, non consente di esprimere un giudizio
razionale sulla gestione.
Per poterlo fare occorre vengano
fornite ulteriori informazioni – diremo più oltre quali – oppure non resta
che leggere la Relazione.
Anche facendo questo però, dobbiamo fare i conti con un “vizio
d’origine”.
Come sappiamo, (chi non
ricordasse, torni a leggere il post “I pasticceri e la torta”) nel nostro Fondo
la gestione finanziaria è attuata tramite due veicoli di diritto lussemburghese
- EFFEPILUX ed EFFEPILUX Alternative - entro i quali troviamo le SICAV, cioè i
Sub-fondi.
Il Fondo Pensione – “Milano”- combina
i Sub-fondi in maniera differenziata per comporre gli investimenti della
Sezione1° e quelli dei tre Comparti della Sezione 2°.
Ecco il “vizio d’origine” : nella
Relazione al Bilancio di “Milano”, cioè del Fondo Pensione, non troviamo nessuna
informazione sulla gestione dei Sub-fondi (salvo l’indicazione della
performance ed un grafico sull’andamento
della quota).
Queste informazioni le dovremo
cercare nella relazione e Bilanci, in inglese, di EFFPILUX (che peraltro ha
incominciato ad essere pubblicata sul sito del Fondo solo dallo scorso anno).
Può darsi che sia sia valutato
che il Fondo non è tenuto a dare dettagli che riguardano l’attività di
Effepilux perché questa è una entità giuridica separata, e che comunque produce il proprio
Bilancio con annessa Relazione.
Ma si dimentica che Effepilux ed
Effepilux Alternative sono organismi “operanti in aderenza alle linee guida
d’investimento adottate dal CdA del
Fondo”: il risultato dei Sub-fondi è figlio delle decisioni d’investimento
operate da “Milano”, che è responsabile, prima del risultato dei singoli Sub-fondi, e poi del risultato
delle Sezioni/Comparti, ovvero del risultato finale della componente mobiliare
dell’intero Fondo Pensione.
In altre parole: il processo
d’investimento, è attribuibile a due entità diverse solo nella sua forma giuridica,
ma nella sostanza, la performance finale è il risultato di decisioni e scelte
attuate da un gestore unico, cui va attribuita la responsabilità dell’intero
processo: una catena di comando unica!
Non è allora lecito aspettarsi che
Alla fine, approvando il Bilancio del Fondo, approviamo l’operato del
CdA su tutta la linea, sia per le sue scelte sul Lussemburgo, sia per quelle su
Milano.
Nelle prime pagine della
Relazione EFFEPILUX viene fatto un sintetico resoconto della gestione delle
singole SICAV, con informazioni di sicuro utili a chi volesse approfondire
(anche se dovrebbero essere integrate con il dato relativo alla performance dei
benckmark).
Perché non riportarle – tradotte
in italiano – nella Relazione del Fondo ampliando quello che oggi si limita,
come detto sopra, a due tabelle?
Ecco: a noi basterebbe che nella
Relazione del CdA che accompagnerà il Bilancio del Fondo al 31 dicembre 2013
figurassero queste tre o quattro paginette, insieme alla pubblicazione, sul
sito, dei KIID dei Sub-fondi aggiornati con dati a fine anno sulle “past
performance”.
Per quanto riguarda il comunicato
stampa che anticipa i risultati della Relazione, la pubblicazione pari pari
della tabella “scomposizione dei rendimenti” (pagina 34 Relazione scorso anno)
sarebbe estremamente più chiara del linguaggio descrittivo sin qui utilizzato.
Non nascondiamo che ci farebbe
piace poter leggere ancora di altre cose, ma per intanto ci accontenteremmo di
quanto indicato sopra (nel frattempo si
potrebbe “allineare” ad aprile anche la data per l’Assemblea annuale di
EFFEPILUX ALTERNATIVE, oggi stabilita a giugno, dopo cioè quella del Fondo!).
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