In queste pagine cercheremo, da una parte di raccontare come funziona il Fondo con riferimento all'attività di investimento delle risorse - la gestione mobiliare principalmente - e dall'altra di formarci un nostro parere sulla qualità della gestione e sui risultati ottenuti. L’obiettivo è quello di fornire un apporto - modesto - affinchè ogni uno di noi sia in grado di esprimersi ragionatamente sulla gestione, per maturare, nel voto, decisioni ragionate.

C'è anche una pagina con qualche concetto elementare di "finanza", che ci auguriamo possa interessarti nella tua veste di "risparmiatore".

Se arrivi per la prima volta sul blog, ti suggeriamo di incominciare la tua esplorazione dalla pagina "Perchè". Capirai tutto meglio!

Infine, non dimenticare di iscriverti al servizio di notifica automatica dei nuovi post, lasciando la tua mail qui sotto.

domenica 23 marzo 2014

MODIFICHE STATUTARIE UNIONE : CONCLUSIONI COMMISSIONE RISTRETTA


Chi ha seguito, anche sul nostro blog, le vicende delle modifiche allo Statuto dell’Unione Pensionati, avrà certamente notato come non si sia ancora giunti al termine del processo.

Sul testo approvato lo scorso anno in Consiglio Nazionale ed entrato in vigore con l’inizio di quest’anno, c’era ancora evidentemente qualche approfondimento da fare, se è vero che, nella riunione del 4 dicembre scorso, la Segreteria Nazionale aveva deciso di istituire una “Commissione ristretta” che avrebbe dovuto valutare due ulteriori proposte di modifica a quello stesso testo che di li a pochi giorni sarebbe entrato in vigore.

Su che cosa vertessero tali due nuove proposte, non è dato sapere, perché il verbale non lo racconta; ma tant’è.
La “Commissione ristretta” lavora alacremente, e già nella successiva riunione di S.N. in febbraio, presenta le sue conclusioni.

E dal verbale leggiamo che:
“Come deliberato dalla precedente S.N. sono state esaminate da una Commissione ristretta le
modifiche statutarie proposte dai Gruppi Campania e Veneto. La Commissione ha approntato un
testo concordato, lasciando alla Segreteria la decisione per alcuni articoli sui quali il parere dei
commissari non era unanime.
Si procede quindi alla lettura, articolo per articolo, del testo modificato.
La Segreteria approva all’unanimità, ad esclusione dell’art.14, nella parte in cui prevede l’abolizione dell’incompatibilità fra le cariche di Presidente di Gruppo e Segretario, che viene approvato a maggioranza…”

Il significato di quanto trascritto in corsivo, ci sembrava essere che la Segreteria approva, a maggioranza, l’abolizione dell’incompatibilità, mentre invece approva, all’unanimità, tutto il resto.  Comunque approva!

Però l’approvazione di una tal proposta ci lasciava stupiti, anzi, esterrefatti!

Allora, timorosi di dover registrare i primi sintomi di quelle malattie degenerative che arrivano con l’età, abbiamo chiesto lumi per ottenere “ l’interpretazione autentica”.

E qui ci è stato ufficialmente chiarito che “…. la Segreteria si è detta a maggioranza favorevole che non esista incompatibilità tra le due cariche…”  SIC !

Scossi da tal conferma, abbiamo incominciato a ragionare sulla portata di tale orientamento.

Poniamo che il prossimo Consiglio Nazionale – mancano appena un paio di mesi – influenzato anche dal parere della S.N., approvi la modifica, che quindi entra in Statuto.
Cosa succederà  quando, nel successivo Consiglio Nazionale, ci potranno essere uno o più colleghi che sono allo stesso tempo Presidente del proprio Gruppo territoriale, ed anche Segretario Nazionale?
Quando si tratterà di approvare la Relazione ed il Bilancio, costoro, Segretari/Presidenti, dovranno astenersi dal voto in quanto,  ai sensi dell’art. 19 dello Statuto, i Segretari  “non votano quando si giudica il loro operato”?
Se così sarà, il Gruppo territoriale rappresentato dal Presidente che è anche Segretario,  non potrà di fatto esprimere il proprio voto perché quel Presidente, in quanto Segretario, non può votare! 

Allora il diritto al voto dei Soci che fine fa?

Se invece, con soluzione diametralmente opposta, si consentirà a costoro - Presidenti/Segretari – di  votare, costoro di fatto voteranno il proprio stesso operato!

Un conflitto di interessi mostruoso!

Se, all’estremo, tutti i Segretari fossero anche Presidenti di Gruppo, impediamo di fatto il voto a tutti i Soci (i Segretari/Presidenti non votano), o avremo una Segreteria Nazionale completamente autoreferente (i Presidenti/Segretari che votano sé stessi)?

Riteniamo che, dopo la confusione di ruoli che non si è voluta sciogliere cassando l’ipotesi di una “Assemblea di Delegati” (nostro post del 13 febbraio), abolire anche l’incompatibilità tra queste due cariche porti in ogni caso alla totale negazione del diritto dei Soci ad esprimersi, con il voto, sull’operato dell’Organo Amministrativo.

E’ questa la direzione che si vuol dare all’Unione?

L’abolizione dell’attuale divieto, deve evidentemente stare a cuore a qualcuno, perché la proposta è arrivata, ed è stata avvallata dalla Segreteria. Non capiamo perché, ma qualcuno che vuole togliere di mezzo l’incompatibilità, c’è. Una poltrona non basta?  

Se la cosa interessa così  tanto, possiamo, da un punto di vista puramente “tecnico”, suggerire che si adotti in Statuto la formulazione che prevede l’Assemblea dei Delegati, unita al divieto di eleggere come Delegato al C.N. il Presidente di Gruppo. Questo permetterebbe ad un Presidente di essere anche Segretario, e ai soci del Gruppo di esprimere in C.N. il voto, attraverso un Delegato che non è il Presidente.  
Abbiamo detto “soluzione tecnica”, perché nella sostanza, siamo comunque di fronte alla classica foglia di fico che maschera una situazione di fatto  sempre estremamente equivoca (immaginate il Delegato che vota contro il suo Segretario/Presidente?).

Quindi ancora una porcheria. Come porcheria sarebbe l’abolizione tout-cour del divieto!

Resta solo da confidare che, al prossimo Consiglio Nazionale quando si dovrà decidere sulla proposta di modifica, si usi, né più né meno, che il normalissimo buon senso!  

Nessun commento:

Posta un commento