Chi ha seguito, anche sul nostro blog, le vicende delle
modifiche allo Statuto dell’Unione Pensionati, avrà certamente notato come non
si sia ancora giunti al termine del processo.
Sul testo approvato lo scorso anno in Consiglio Nazionale ed entrato in vigore con l’inizio di quest’anno, c’era ancora evidentemente qualche approfondimento da fare, se è vero che, nella riunione del 4 dicembre scorso,la Segreteria Nazionale
aveva deciso di istituire una “Commissione ristretta” che avrebbe dovuto
valutare due ulteriori proposte di modifica a quello stesso testo che di li a
pochi giorni sarebbe entrato in vigore.
modifiche statutarie proposte dai Gruppi Campania e Veneto.La Commissione ha
approntato un
testo concordato, lasciando alla Segreteria la decisione per alcuni articoli sui quali il parere dei
commissari non era unanime.
Si procede quindi alla lettura, articolo per articolo, del testo modificato.
La Segreteria approva all’unanimità, ad esclusione dell’art.14, nella parte in cui
prevede l’abolizione dell’incompatibilità fra le cariche di Presidente di
Gruppo e Segretario, che viene approvato a maggioranza…”
Però l’approvazione di una tal proposta ci lasciava stupiti, anzi, esterrefatti!
Quando si tratterà di approvarela Relazione ed il
Bilancio, costoro, Segretari/Presidenti, dovranno astenersi dal voto in quanto,
ai sensi dell’art. 19 dello Statuto, i
Segretari “non votano quando si giudica
il loro operato”?
Se così sarà, il Gruppo territoriale rappresentato dal Presidente che è anche Segretario, non potrà di fatto esprimere il proprio voto perché quel Presidente, in quanto Segretario, non può votare!
Un conflitto di interessi mostruoso!
L’abolizione dell’attuale divieto, deve evidentemente stare a cuore a qualcuno, perché la proposta è arrivata, ed è stata avvallata dalla Segreteria. Non capiamo perché, ma qualcuno che vuole togliere di mezzo l’incompatibilità, c’è. Una poltrona non basta?
Sul testo approvato lo scorso anno in Consiglio Nazionale ed entrato in vigore con l’inizio di quest’anno, c’era ancora evidentemente qualche approfondimento da fare, se è vero che, nella riunione del 4 dicembre scorso,
Su che cosa vertessero tali due nuove proposte, non è dato
sapere, perché il verbale non lo racconta; ma tant’è.
La “Commissione ristretta” lavora alacremente, e già nella
successiva riunione di S.N. in febbraio, presenta le sue conclusioni.
E dal verbale leggiamo che:
“Come deliberato dalla precedente S.N. sono state esaminate
da una Commissione ristretta lemodifiche statutarie proposte dai Gruppi Campania e Veneto.
testo concordato, lasciando alla Segreteria la decisione per alcuni articoli sui quali il parere dei
commissari non era unanime.
Si procede quindi alla lettura, articolo per articolo, del testo modificato.
Il significato di quanto trascritto in corsivo, ci sembrava
essere che la Segreteria
approva, a maggioranza, l’abolizione dell’incompatibilità, mentre invece approva,
all’unanimità, tutto il resto. Comunque approva!
Però l’approvazione di una tal proposta ci lasciava stupiti, anzi, esterrefatti!
Allora, timorosi di dover registrare i primi sintomi di
quelle malattie degenerative che arrivano con l’età, abbiamo chiesto lumi per
ottenere “ l’interpretazione autentica”.
E qui ci è stato ufficialmente chiarito che “…. la Segreteria si è detta a
maggioranza favorevole che non esista incompatibilità tra le due cariche…” SIC !
Scossi da tal conferma, abbiamo incominciato a ragionare sulla
portata di tale orientamento.
Poniamo che il prossimo Consiglio Nazionale – mancano appena
un paio di mesi – influenzato anche dal parere della S.N., approvi la modifica,
che quindi entra in Statuto.
Cosa succederà
quando, nel successivo Consiglio Nazionale, ci potranno essere uno o più
colleghi che sono allo stesso tempo Presidente del proprio Gruppo territoriale,
ed anche Segretario Nazionale? Quando si tratterà di approvare
Se così sarà, il Gruppo territoriale rappresentato dal Presidente che è anche Segretario, non potrà di fatto esprimere il proprio voto perché quel Presidente, in quanto Segretario, non può votare!
Allora il diritto al voto dei Soci che fine fa?
Se invece, con soluzione diametralmente opposta, si
consentirà a costoro - Presidenti/Segretari – di votare, costoro di fatto voteranno il proprio
stesso operato!
Un conflitto di interessi mostruoso!
Se, all’estremo, tutti i Segretari fossero anche Presidenti
di Gruppo, impediamo di fatto il voto a tutti i Soci (i Segretari/Presidenti
non votano), o avremo una Segreteria Nazionale completamente autoreferente (i
Presidenti/Segretari che votano sé stessi)?
Riteniamo che, dopo la confusione di ruoli che non si è
voluta sciogliere cassando l’ipotesi di una “Assemblea di Delegati” (nostro
post del 13 febbraio), abolire anche l’incompatibilità tra queste due cariche porti
in ogni caso alla totale negazione del diritto dei Soci ad esprimersi, con il
voto, sull’operato dell’Organo Amministrativo.
E’ questa la direzione che si vuol dare all’Unione?
L’abolizione dell’attuale divieto, deve evidentemente stare a cuore a qualcuno, perché la proposta è arrivata, ed è stata avvallata dalla Segreteria. Non capiamo perché, ma qualcuno che vuole togliere di mezzo l’incompatibilità, c’è. Una poltrona non basta?
Se la cosa interessa così
tanto, possiamo, da un punto di vista puramente “tecnico”, suggerire che
si adotti in Statuto la formulazione che prevede l’Assemblea dei Delegati,
unita al divieto di eleggere come Delegato al C.N. il Presidente di Gruppo.
Questo permetterebbe ad un Presidente di essere anche Segretario, e ai soci del
Gruppo di esprimere in C.N. il voto, attraverso un Delegato che non è il
Presidente.
Abbiamo detto “soluzione tecnica”, perché nella sostanza,
siamo comunque di fronte alla classica foglia di fico che maschera una
situazione di fatto sempre estremamente
equivoca (immaginate il Delegato che vota contro il suo Segretario/Presidente?).
Quindi ancora una porcheria. Come porcheria sarebbe
l’abolizione tout-cour del divieto!
Resta solo da confidare che, al prossimo Consiglio Nazionale quando si dovrà decidere sulla proposta di modifica, si usi,
né più né meno, che il normalissimo buon senso!
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