Un paio di mesi addietro, un
fresco-di-nomina Consigliere, dichiarava, in occasione di una Segreteria
Nazionale dell’Unione Pensionati e a proposito della gestione mobiliare, che…
“ad un primo sommario esame (lui) pensa che ci sia un atteggiamento di prudenza nella gestione dell’allocazione delle risorse, con difficili prospettive di rendimenti significativi”.
“ad un primo sommario esame (lui) pensa che ci sia un atteggiamento di prudenza nella gestione dell’allocazione delle risorse, con difficili prospettive di rendimenti significativi”.
Niente di più condivisibile, sia
sul piano della (eccessiva) prudenza, che sul piano delle (modeste)
aspettative!!!
Non ci è chiaro se questo
giudizio – ribadiamo: correttissimo! – del nostro Consigliere, è riferito alla
componente mobiliare della sola Sezione 1° o alla componente mobiliare del
Fondo “in toto”.
Noi lo estendiamo alla componente
mobiliare nella sua interezza, sia per quel che riguarda la “costruzione” e i
risultati delle SICAV Lussemburghesi EFFEPILUX – i Sub-fondi -, sia per quanto
riguarda i mix attuati dal Consiglio per la costruzione del portafoglio titoli
della Sezione 1° e dei tre Comparti della Sezione 2°.
Inciso: non comprendiamo in
questa valutazione i due Sub-fondi gestiti da EFFEPILUX ALTERNATIVE (quelli
indicati cumulativamente come “investimenti alternativi”) sui quali invece
abbiamo molte domande e più di una perplessità:
ma ci torneremo sopra.
Abbiamo voluto riprendere questa
dichiarazione, perché ci sembra una importante novità nelle tematiche
dell’Unione Pensionati: finalmente un esponente autorevole esprime una
valutazione – critica – su risultati e prospettive della gestione.
Per la verità, altri avevano
cercato in passato di portare a galla queste tematiche, ma costoro,
all’evidenza, non erano sufficientemente “autorevoli” da raccogliere seguito, e
quindi la loro segnalazione era caduta nel vuoto.
Ci sembra poi interessante la
dichiarazione del collega, anche perché manifesta la “necessità di
acquisire…maggiori informazioni per poter interpretare quanto comunicato dal
Fondo attraverso memorie e prospetti…” (sempre che si sappia “quali”
informazioni acquisire, e “su cosa”…).
Tutto questo comunque ci piace. E
ci auguriamo abbia seguito.
Ma deve avere seguito a beneficio
di tutti gli iscritti, perché vorremmo che fossimo tutti convinti che la
conoscenza di queste informazioni è, prima che una necessità, un diritto degli
iscritti, che vanno fatti partecipi di ogni informazione utile a capire come
sono gestiti i propri risparmi previdenziali.
Il Bilancio Ufficiale non è in
grado, per tante ragioni, di soddisfare questa esigenza: è il documento che si
vota, ma non è un documento “per comunicare”.
L’informazione deve arrivare
tempestiva, completa e dettagliata agli iscritti: eleggiamo i nostri – degli
attivi e dei pensionati – rappresentanti in Consiglio anche per questo.
Ed è attraverso questo tipo di
comunicazione che si coinvolgono gli iscritti nella vita del Fondo e li si
stimolano al voto.
Ci aspettiamo molto dalla novità
della dichiarazione del nostro neo-eletto Consigliere, e noi, se potremo
aiutare, aiuteremo.
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