Borse: un 2013 da fregarsi le mani…
Wall Street: 12 mesi caratterizzati da record…
Tokyo chiude con una performance vicina al 57%...
La SICAV Azionario
deve portare a casa un bel risultato positivo.
La SICAV , in aggiunta al buon
andamento dei due mercati di riferimento - Europa ed USA - ha anche potuto
spuntare almeno 4 punti percentuali dal fattore valutario, avendo via via
provveduto alla copertura del rischio cambio verso il Dollaro, deprezzatosi, da
inizio anno, del 4,32% nei confronti dell’Euro.
la Cina , di rallentamento dell’economia nei paesi
dell’America Latina, di peggiorate prospettive di crescita per gli Emergenti
del Vecchio Continente.
In questo quadro,la SICAV Corporate
High Yeld & Emerging Markets, nel 1012 principale contributore al risultato
finale con una performance del + 16,174%
, chiude l’anno praticamente sullo zero, con esattamente un + 0,154% al 27/12, stimato invariato a fine anno.
Questi alcuni titoli che abbiamo
visto in chiusura d’anno sulla stampa specializzata.
Grasso che cola per tutti
quindi? Non proprio!
Se è vero che questi titoli
riportano delle verità, è altrettanto vero che si riferiscono innanzi tutto al
solo mercato azionario, e poi a specifici segmenti di questo mercato.
Un portafoglio come quello gestito dal nostro Fondo, è investito
su un ventaglio di strumenti assai più ampio, al quale generalizzazioni
del genere non sono applicabili.
Per incominciare a delineare il
risultato di gestione della componente mobiliare del Fondo, è quindi d’obbligo
una analisi che prenda in considerazione i singoli mercati e segmenti sui quali
sono investiti i nostri asset.
Giova ricordare che, nella
gestione, intervengono due attori: il Lussemburgo che gestisce le singole linee
d’investimento – le SICAV, che chiamiamo per semplicità anche Sub-fondi – ed il
Fondo che “combina” queste SICAV per
ottenere, attraverso mix diversi e unitamente alla componente immobiliare, i
tre comparti della Sezione 2° e l’unico comparto della Sezione 1° (sull’argomento
vedi più diffusamente il post “I pasticceri e la torta” del 13 novembre scorso).
Oggi non vogliamo analizzare se
questi due attori abbiano fatto il loro lavoro bene o meno bene; un po’ più
avanti arriveremo anche a questo. Oggi vogliamo solo delineare il quadro di
mercato entro il quale si è svolta l’attività di gestione.
Poi passeremo all’analisi dei
numeri specifici.
Partiamo da quello che abbiamo
già capito dai titoli in alto: l’azionario deve aver fatto bene!
E così è, con un + 19,015% al
27/12 (ultimo NAV pubblicato), che potrà ancora guadagnare qualche decimale
fino ad un + 19,053% a fine anno.
Purtroppo però, le buone notizie finiscono qui.
I Mercati Emergenti infatti
invertono la direzione dell’anno precedente e chiudono con l’indice dedicato,
in rosso di quasi 7 punti.
Diversificate le motivazioni: di
politica economica e crescita del debito per In questo quadro,
I timori per le mosse della FED
relativamente al rallentamento della politica monetaria espansiva sin qui
adottata, pesano poi su tutto il settore del reddito fisso, sia Corporate che
Sovrano.
E così le due SICAV specifiche, SICAV
Corporate IG e SICAV Titoli Stato & Inflazione, finiscono esse pure per non
portare nessun valido contributo al risultato finale, con performance al 27/12
rispettivamente del + 0,081% (invariato a fine anno) e – 0,478% (rettificato per fine anno a – 0,305%).
Il quadro generale è riepilogato
nella tabella in calce.
Ovviamente il risultato finale di
ogni Comparto e della Sezione 1°, sarà derivato dai “pesi” con cui le predette
SICAV sono state utilizzate, in aggiunta alla componente immobiliare, in ogni
Comparto/Sezione.
Ma se queste sono le “materie
prime” da cui si parte, non possiamo certo aspettarci grandi risultati finali.
PS.: mancano i vostri commenti….coraggio,
dite la vostra!

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